San Pietro di Silki (Sassari)

La Chiesa di San Pietro di Silki viene costruita nell XI secolo (1065-1082) per essere donata, in seguito (1112) alle monache benedettine dalla madre del giudice di Torres Mariano I. Dell impianto Romanico restano tratti murari e monofore che consentono la ricostruzione di un aula con abside e fianchi decorati da archetti pensili; dellimpianto romanico fanno parte anche il portale ed il campanile a canna quadrata con paraste angolari e archetti pensili. Tra il 1472 e il 1478 la chiesa, passa dall Ordine Benedettino all Ordine Francescano: venne aggiunta, nel fianco la cappella dedicata alla Madonna delle Grazie che da questo secolo in poi diverr l importantissimo oggetto di fede venerato in citt. La cappella con volte a crociera si caratterizza per i capitelli intagliati a motivi floreali nei quali compaiono i Santi Pietro e Paolo, la Vergine, oltre ai simboli del Vescovo Cano e della nobile famiglia Meloni.

Tra la fine del 500 e l inizio del 600 ulteriori lavori di ampliamento dell aula, con cappelle laterali, portarono la chiesa ad assumere l attuale fisionomia caratterizzata da un diffuso disordine strutturale interno. La cappella della Madonna delle Grazie venne ampliata e vi si colloc, per volere della moglie Isabella di Castelvi, il notevole monumento funebre al marito, il barone di Usini Jaime Manca, morto nel 1632. La facciata della chiesa divisa in due ordini sormontati da cornici, delle quali quella superiore si presenta con un motivo a dentelli e quella inferiore si apre centralmente con l arco a tutto sesto che consente l accesso al portico. C ancora, un ulteriore ordine in cui si aprono finestre decorate con motivi classicisti: dentelli e timpano triangolare per le due finestre laterali mentre per quella centrale si ha un fregio Rinascimentale. La chiesa, che anticamente era dotata di arredi in legno tardo barocchi, conserva ora solo due retabli, il pulpito e la piccola tribuna lignea. L altare maggiore risale al 1755 mentre il portale stato eseguito in citt nel 1722 ed confrontabile con quello del Duomo di Sassari, opera della stessa bottega.

La chiesa di San Pietro apostolo, oggi compresa nell abitato di Sassari, nel sito dell antica villa di Silki ed era annessa al monastero omonimo, amministrato da monache benedettine. Il Libellus Judicum Turritanorum lo dice fondato sotto Mariano I de Lacon-Gunale, giudice di Torres fra il 1065 e il 1082; della sua gestione tra la seconda met dell Xie il XIII secolo resta ampia documentazione nel Condaghe di S. Pietro di Silki. L edificio romanico stato ristrutturato a partire dal XVII secolo. L aula mononavata si disponeva lungo lo stesso asse ed era larga quanto l attuale. Ne restano tratti murari dei fianchi e della facciata (a ovest), in conci calcarei di media pezzatura. Nel fianco settentrionale sono archetti semicircolari con peducci sgusciati. All interno dell aula si trovano, murate, due monofore in corrispondenza assiale, a doppio stombo con centina modanata. Nel portale della facciata, L architrave poggia su robusti capitelli con foglia dalla cima riversa nelle facce affrontate. Alla prima met del XIII secolo sono ascrivibili i primi due ordini inferiori del campanile a canna quadrata, affiancato a settentrione. Il telaio strutturale dato da larghe pareste d angolo e archetti a doppia ghiera su peducci sagomati; alcuni conci recano per bacini ceramici.

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